Spesso si sottovalutano o non si conoscono le leggi sulla sicurezza. Oltre ad essere pericoloso per l’incolumità di chi ci lavora, c’è il rischio di incorrere in sanzioni che possono essere sia pecuniarie che portare alla sospensione dell’attività. Ne sa qualcosa, ad esempio, il titolare di un bar-pizzeria nel trevigiano che ha avuto, qualche anno fa, una multa da 1.200 euro poiché non eseguì la manutenzione dell’estintore (clicca qui per maggiori informazioni). Ma quali sono le regole e le leggi da rispettare per evitare sanzioni? Noi ve ne diciamo alcune.

Il riferimento normativo principale è il decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81 che regola la salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro. In questo approfondimento, vi parleremo in particolare dell’utilizzo degli estintori e delle sanzioni che sono previste ai datori di lavoro. In caso di un estintore a cui non siano stati effettuati gli appositi controlli, e quindi non efficiente, secondo la certificazione UNI9994 ai sensi del D.M. 10/03/1998 art. 4 e D.M. 07/01/2005 art. 4, verrà applicata una sanzione che può variare: o arresto da due a quattro mesi o ammenda da 1.000,00 a 4.800,00 euro (Allegato IV punto 4.1.3 del d.lg. 81/2008). Stessa sanzione, inoltre, se l’estintore non è raggiungibile o è stato occultato. Invece, secondo l’art Art. 43 comma 1 lett. e-bis del decreto di cui sopra, qualora gli estintori dovessero essere assenti o in un numero insufficiente, l’ammenda può variare da 1.200,00 a 5.200,00 euro oppure, nei casi più gravi, si prevede anche un arresto da due a quattro mesi. Infine, se dovesse mancare il cartello segnaletico la legge prevede, testualmente, l’arresto  da  tre a sei mesi o con l’ammenda da 2.000 a 10.000 euro”.

 

Insomma, la sicurezza degli estintori è una cosa seria. E bisogna prestare la massima attenzione.

 

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